12/27/2011

SEMINARIO DI STUDI SUGLI USI CIVICI - Castrovillari (Cs)



Il 17 dicembre nel TEATRO Sybaris del Protoconvento Francescano si è tenuto un importante seminario di studi dal titolo “Problematiche del diritto nella gestione del territorio”. L’incontro è stato organizzato dall’Amministrazione comunale - Assessorato all’Urbanistica - di concerto con l’Ordine degli Avvocati, con la Camera Civile di Castrovillari, e con il Collegio dei Geometri, ed in collaborazione inoltre con gli ordini degli Ingegneri, degli Architetti e degli Agronomi della Provincia di Cosenza. Numerosa e viva è stata la partecipazione a questo significativo seminario di studi; una qualificata platea formata da professionisti, tecnici ed amministratori locali che si stanno confrontando con la legge regionale che prevede la regolamentazione degli usi civici, ha seguito con interesse il seminario su una tematica importante quanto delicata, e che riveste particolare importanza soprattutto in fase di redazione del Piano Strutturale Comunale.


La disciplina normativa sugli “usi civici” è fondata sulla legge 16 giugno 1927, n. 1766 e sul relativo regolamento RD n. 332 del 1928. E’ una materia molto complessa e, di conseguenza, non sempre di facile comprensione e applicazione. Cosa sono gli usi civici? Uso civico nel significato meno tecnico indica ogni utilizzazione di beni e servizi da parte di una collettività e dei suoi componenti (cives) insediata ed organizzata su un territorio. Sono quindi i diritti di trarre dal territorio, inteso in senso ampio, comprese le acque (laghi, fiumi, lagune, mare costiero) i prodotti necessari per la vita e la sopravvivenza della comunità. Assimilando i terreni soggetti a uso civico ai beni demaniali, si è soliti affermare che sono terreni incommerciabili, inusucapibili e immodificabili nella loro destinazione a uso civico. Alcune leggi regionali però, prevedono ipotesi di parziale superamento della legge 1766/1927 e pertanto, consentono, a prestabilite condizioni e con determinate procedure, la commerciabilità dei terreni soggetti a “usi civici”. Nell’affrontare la materia, la prima difficoltà che si incontra consiste, nel capire se un dato terreno sia soggetto a “usi civici” oppure no. Infatti mancano degli archivi consultabili con la stessa immediatezza e sicurezza con cui si è soliti consultare i registri dei terreni “liberi”. Alcune espressioni però, come “livello”, “università agraria”, "comunalia" o “collettività agricola”, riferite al terreno possono rappresentare dei campanelli di allarme. Ed ancora, una volta accertato che il terreno è soggetto a usi civici, è necessario capire se si tratta di un terreno di proprietà privata piuttosto che di proprietà collettiva (per esempio, del Comune). Infatti, i terreni privati soggetti a uso civico sono commerciabili e pertanto possono essere oggetto di atti di alienazione. I terreni di proprietà collettiva, invece, non sono commerciabili, a meno che non intervengano esplicite autorizzazioni in tal senso da parte degli Enti pubblici locali o fin tanto che non venga emanato un provvedimento amministrativo che “trasformi” il bene da proprietà collettiva a proprietà privata. 

Come si intuisce facilmente la materia è molto complessa, e numerose sono le difficoltà delle amministrazioni, dal censimento delle aree alla conduzione delle procedure; ma ciò che rileva ai fini della redazione del PSC, è che lo stesso, essendo strumento di pianificazione del territorio, possa essere inficiato da vizio di nullità qualora si vadano ad operare scelte strategiche di destinazione d’uso su terreni gravati da uso civico. 
Dopo la breve introduzione del sindaco prof. Franco Blaiotta, ed i saluti dell’avv. Roberto Laghi presidente dell’ordine degli avvocati del Tribunale di Castrovillari, del delegato del Collegio dei Geometri Rodolfo De Franco, coordinati dall’avv. Antonella Gialdino hanno relazionato sull’argomento l’avv. Pietro Manzella presidente della Camera Civile di Palermo, l’ing. Rita Laurenzano perito istruttore demaniale, il RUP dell’ufficio usi civici della Regione Calabria Salvatore Carelli ed il commissario per gli usi civici della Regione Calabria avv. Fabrizio Cosentino. A conclusione dei lavori l’assessore all’urbanistica ing. Mariarosaria D’Atri, ha salutato la platea dei presenti porgendo anche il saluto da parte dell’Assessore alla Forestazione della Regione Calabria il dott. Michele Trematerra, assente perché impegnato in altra sede in concomitanza con i lavori del seminario.

Viva la soddisfazione degli organizzatori dell’evento che ha registrato la presenza di oltre 350 professionisti e tecnici di enti territoriali proveniente da tutta la regione, nonché degli studenti dell’Istituto Tecnico per Geometri di Castrovillari, segno questo di una seria presa di coscienza della problematica trattata. L’incontro ha rappresentato, per l’amministrazione comunale, hanno dichiarato il sindaco Blaiotta e l’assessore D’Atri, un altro dei tanti momenti di partecipazione, di studio e approfondimento per arrivare alla formazione di un piano strutturale comunale condiviso. 

altri articoli:

Ing. Rita Carolina LAURENZANO
Avv. Pietro MANZELLA - Presidente Camera Civile di Palermo 
Avv. Antonella GIALDINO - Presidente della Camera Civile degli Avvocati di Castrovillari 


Dott. Salvatore CARELLI - RUP Ufficio Usi Civici Regione Calabria 

Dott. Fabrizio COSENTINO - Commissario Usi Civici Regione Calabria - Consigliere Corte d'Appello Catanzaro 

Dott. Fabrizio COSENTINO - Commissario Usi Civici Regione Calabria - Consigliere Corte d'Appello Catanzaro 

12/19/2011

Convegno sull'informatizzazione dell U.T.C. con l'implementazione dello strato informativo "USI CIVICI"




Si svolgerà in data 20/12/2011, presso la Sala Convegni del Convento "Santa Maria De Plano" a Calvello (Pz), alle ore 16:00, il convegno sull'INFORMATIZZAZIONE DELL'U.T.C. con l'implementazione dello strato informativo relativo ai vincoli di uso civico (art. 142 D.Lgs 42/2004) esistenti sul territorio comunale.

Il Comune di Calvello ha curato la ricognizione delle terre civiche e delle proprietà collettive per la definizione di tutto il demanio civico comunale (patrimonio indisponibile) e del restante patrimonio disponibile; con i dati così composti e sulla scorta dello strato informativo della cartografica catastale, si è costruita la "Mappa degli Usi Civici e delle proprietà collettive" corredandola con un database associato che ne definisce la compatibilità alla trasformazione, strumento indispensabile per una corretta pianificazione e gestione territoriale.
Aree gravate da Usi Civici

12/12/2011

Seminario di studio USI CIVICI: le problematiche nel diritto e nella gestione del territorio

Il seminario di studio su "Usi Civici, le problematiche nel diritto e nella gestione del territorio" che si sarebbe dovuto tenere Sabato 26/11/2011 a Castrovillari (Cs), rinviato a causa dell'allerta meteo della Protezione Civile, è stato rifissato per Sabato 17/12/2011, alle ore 9:00, presso il Teatro Sybaris di Castrovillari (Cs). 
Manifesto Seminario di studio

12/03/2011

Cassazione: usi civici non sono oggetto di usucapione di fatto e di espropriazione forzata

Con la Sentenza della Corte di Cassazione n. 19792 depositata il 28 settembre 2011, la Corte di Cassazione, in tema di usi civici, (L. 16.06.1927, n. 1766, art. 1, 11), ha stabilito che un bene soggetto ad uso civico non può essere oggetto di espropriazione forzata, per il particolare regime della sua titolarità e della sua circolazione, che lo assimilano ad un bene appartenente al demanio, nemmeno potendo per esso configurarsi una cosiddetta "sdemanializzazione" di fatto

La c.d. sdemanializzazione di fatto è sostanzialmente ammessa dalla giurisprudenza, può verificarsi anche tacitamente. Tuttavia, per i beni gravati da uso civico la delicatezza e complessità degli accertamenti necessari per la sclassificazione, ma soprattutto la peculiare struttura dell'istituto con il particolare ruolo dei singoli titolari dell'uso civico, escludono che questa possa avvenire in via di mero fatto

E’ principio consolidato che l'espressa previsione dell'inalienabilità, per entrambe le categorie di terreni e prima del completamento dei procedimenti di liquidazione o c.d. sclassificazione, connota il regime giuridico dei beni di uso civico dei caratteri propri della demanialità, sicché detti beni sono da reputarsi inalienabili ed incommerciabili, nonché insuscettibili di usucapione.

Il passaggio dei beni soggetti ad uso civico dal demanio all'allodio avviene solo per espresso provvedimento di sclassificazione emanato dalla Regione.

La terza sezione civile, ha precisato che l'incommerciabilità derivante dalle norme della legge nazionale comporta come inevitabile conseguenza che, al di fuori dei più o meno rigorosi procedimenti di liquidazione dell'uso civico e prima del loro formale completamento, la preminenza di quel pubblico interesse che ha impresso al bene immobile il vincolo dell'uso civico stesso ne vieti qualunque circolazione, compresa quella derivante dal processo esecutivo, quest'ultimo essendo posto a tutela (se non altro prevalente) dell'interesse del singolo creditore e dovendo quest'ultimo recedere dinanzi al carattere superindividuale e "lato sensu" pubblicistico dell'interesse legittimante l'imposizione dell'uso civico, tale divieto comportando la non assoggettabilità del bene gravato da uso civico ad alcuno degli atti dal processo esecutivo, a partire dal pignoramento, che ne è quello iniziale, con la conseguenza dell'assoluta nullità della trascrizione del pignoramento, di quelle degli altri pignoramenti riuniti e di tutti gli atti esecutivi successivamente compiuti.

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